Quando si parla di atomizzazione per ambienti ci si riferisce ad uno specifico macchinario che è in grado di atomizzare un qualsiasi liquido, generando minuscole goccioline a partire dal disinfettante che viene inserito nel suo serbatoio e diffondendole nello spazio circostante.
Nell'articolo di oggi di Seeco approfondiremo al meglio questa tematica, continua a leggere per saperne di più e conoscere bene questo macchinario
Atomizzazione per la sanificazione degli ambienti, istruzioni per l'uso
Come già introdotto in apertura il macchinario per l'atomizzazione per la sanificazione degli ambiente è un macchinario che atomizza un disinfettante in un liquido diffondendolo nello spazio circostante. In base all’area da coprire ne esistono differenti versioni.
Questi macchinari possono essere usati in qualsiasi struttura (generalmente pubblica o ad uso pubblico per l'elevata quantità di persone che vi transitano) per pulire e sanificare interamente un’area che la sola pulizia tradizionale non è in grado di effettuare.
In questo modo l’azione di eventuali virus o batteri presenti nell’aria viene completamente annullata.
Da non confondere con la nebulizzazione
Simile ad un nebulizzatore un macchinario per l'atomizzazione non è però da confondere con questo perché i due differiscono per le tecnologie che impiegano per distribuire il liquido e le dimensioni delle goccioline che producono. Infatti, quelle create dai nebulizzatori sono più grandi, ovvero un diametro superiore a quello delle goccioline prodotte dagli atomizzatori.
Questa è la principale differenza tra i due. Potrebbe sembrare una cosa molto piccola e irrilevante, e in molti casi lo è, ma ci sono specifiche situazioni in cui la formazione di goccioline più piccole può fare la differenza.
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